Se non era il vero e proprio boss, era comunque una pedina rilevante nello scacchiere del narcotraffico perché molti piccoli e grandi acquisti dipendevano da lui. Un vasto giro di acquirenti e pure una variegata offerta di “roba”. A testimoniarlo il fatto che gli siano stati trovati addosso stupefacenti di diverso tipo.
L’operazione, condotta dagli uomini della Finanza coordinati dal tenente Antonino Costa e dal maresciallo Giovanni Compagnone, è scattata in seguito ad attenti controlli incrociati: da una parte alcune importanti segnalazioni e, dall’altra, minuziose indagini legate ad altri arresti avvenuti nei mesi scorsi.
Ed è stato proprio così, setacciando i contatti e le conoscenze di vari pregiudicati, che le fiamme gialle sono arrivate alla persona che cercavano, al momento opportuno l’hanno fermata e quindi colta con la merce proibita.
All’alt degli agenti, avvenuto ieri mattina, il giovane non ha fatto resistenza, ma gli uomini della finanza che lo tenevano d’occhio, hanno subito messo l’auto a soqquadro trovando 45 grammi di cocaina. Una cospicua quantità di droga che, in seguito alla perquisizione domiciliare avvenuta poco dopo, sarebbe cresciuta di altri 5 grammi.
Alla fine dell’operazione, i 50 grammi di cocaina e i 5 di hashish trovati in totale, hanno ufficialmente stabilito che l’arresto doveva scattare per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
Il 30enne, difeso dall’avvocato Giulio Mastrobattista, doveva essere processato oggi per direttissima presso il Tribunale di Latina ma poi, il pm Marco Giancristofaro, a causa della festa patronale ricorrente nel capoluogo pontino in onore di Santa Maria Goretti, ha deciso di trattenerlo nelle camere di sicurezza ancora qualche giorno.
“Sono in corso altre importanti indagini – ha spiegato il maresciallo Compagnone – non è escluso che nei prossimi giorni si arrivi ad altri arresti”.