Ancora in primo piano lannunciata istituzione del cosiddetto Parco Naturale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, gi da alcuni mesi al centro di aspre polemiche tra esponenti politici di centro-destra e centro-sinistra, oltre che tra varie associazioni venatorie ed ambientaliste.A far balzare la vicenda nuovamente agli onori della cronaca, questa volta la clamorosa denuncia dellassociazione contro le mafie e lillegalit.
Secondo il sodalizio intitolato ad Antonino Caponnetto ci sarebbero infatti pressioni sulla maggioranza regionale, che deve procedere alla formale istituzione del Parco, affinch venga esclusa dallipotizzata area protetta una vasta area situata nella frazione di Borgo S.Antonio del Salto di Fondi.
Il presidente regionale della Caponnetto, Elvio Di Cesare, riferisce apertamente del presunto intervento di un noto parlamentare napoletano appartenente ad un importante partito di centro-sinistra che avrebbe avvicinato esponenti della giunta e della maggioranza della Regione Lazio invitandoli ad escludere dal perimetro dellannunciato parco la suddetta zona di Borgo S.Antonio, sulla quale sarebbe prevista una speculazione edilizio-immobiliare.
Di Cesare, gi in passato protagonista di numerose denunce pubbliche su presunte infiltrazioni criminali nel territorio di Fondi e del sud-pontino, chiede perci al presidente della Regione Marrazzo e ai capi-gruppo di centro-sinistra di non permettere la realizzazione di un progetto che rappresenterebbe un notevole danno ambientale per la fascia costiera fondana e, soprattutto, un vero e proprio regalo a gruppi di affari oscuri.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 24/10/2006 Ore 14:08