Si aperto ieri il processo Blue Tongue; presso il Tribunale di Latina si tenuta la prima udienza.Sul banco degli imputati i cinque veterinari della Asl accusati dalla stessa azienda sanitaria di peculato, falso e truffa.
La vicenda risale al 2003 quando in Italia si diffuse, per la seconda volta, il virus della lingua blu che colpiva i bovini. Il vaccino era obbligatorio ed era gi stato distribuito ma, secondo alcuni titolari di aziende locali, era dannoso per gli animali. Pertanto, i cinque veterinari, ora accusati, decisero di non somministrarli pi; l'autorit sanitaria effettuo per dei controlli incrociati da cui emerse che i bovini non erano stati denunciati ed allora scatt la denuncia nei confronti dei veterinari.
La difesa, composta dagli avvocati Letizia Bortone, Giovanni Quadrino, Angelo Fiore e Teresa Ciotti, nel corso dell'udienza di ieri ha mirato a dimostrare che effettivamente la scelta dei veterinari era stata motivata dall'aver ravvisato rischi oggettivi per gli animali.
Ad avvalorare per l'appunto questa ipotesi, c'erano in aula ben sei allevatori, gli stessi che avrebbero chiesto ai veterinari di non somministrare i vaccini.
La prossima udienza fissata per il 16 marzo 2011.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 17/06/2010 Ore 13:35