Sparite come d'incanto una parte delle amministrazioni che prima facevano parte dell'ambito corpo delle comunit montane.Sulloperato della Regione targata Marrazzo e Montino, che avrebbe dovuto ridurre il numero delle comunit da 22 a 14, secondo i dettami normativi della legge regionale n. 20 del 2 dicembre 2008, che si pone lobiettivo di riordinare il settore, si addensata qualche ombra che toccher diradare alla Polverini e alla sua giunta.
Ad oggi non si riesce a comprendere bene per quali motivi siano stati esclusi da alcune comunit montane, solamente comuni la cui percentuale di territorio non raggiunga la soglia del 75 per cento, o la cui popolazione montana sia inferiore al 55 per cento della popolazione residente, prevista dalla nuova normativa, e non anche comuni costieri e comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti. A scorgere i componenti di quella che una volta era la XXII Comunit Montana Degli Aurunci ed Ausoni, viene qualche dubbio su Monte San Biagio che con i suoi 133 metri non rappresenta certo un gigante in altezza.
Tra i comuni esclusi, spiccano i nomi di Fondi, Tivoli, Pastena, Capranica, Vignanello, Palombara Sabina. Ma niente paura, la giunta di centro-sinistra assicura benefici ai comuni che per effetto del riordino risultano esclusi. Alla Polverini e alla sua squadra spetter larduo compito di rimettere a posto le cose.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 15/06/2010 Ore 15:47