Avrebbe potuto incassare 80mila euro in batter docchio. Una truffa semplice e rapida che avrebbe permesso al malintenzionato di riempirsi il portafoglio senza il minimo sforzo.Alle Poste se ne sono accorti per il rotto della cuffia ma il truffatore, al quale i carabinieri di Fondi ora stanno dando la caccia, se l svignata con in tasca 30mila euro. Invece che 80mila, come aveva evidentemente preventivato. Ma ecco i fatti. Lepisodio risale a qualche giorno fa ed avvenuto allufficio postale di Fondi. Il 7 giugno il furbo, possessore di un conto corrente in quella stessa filiale, si avvicinato agli sportelli della sede, ha candidamente ordinato al cassiere di versare un assegno sul proprio conto e immediatamente prelevare i liquidi. Una richiesta che ha destato il sospetto dellimpiegato. Anche perch la somma che luomo aveva intenzione di versare e prelevare, 50mila euro, era abbastanza consistente. La precauzione non mai troppa. Ma fortunatamente il funzionario ha accettato di versare l'assegno sul conto del cliente negandogli per la possibilit di effettuare un prelievo immediato. E soprattutto di tutta la somma. Soddisfatto a met, il truffatore se l svignata, la tasca vuota ma il conto corrente ben rinfoltito. Pochi minuti dopo per tornato. Con altri assegni da versare. Per 30mila euro.
Con un conto cos ricco, avr pensato, non possono impedirmi di prelevare dei liquidi. Degli 80mila appena versati per, lufficio postale di Fondi gli ha permesso di prelevarne solo 5mila. Per fortuna. Ma lastuto truffatore non si dato per vinto. E ha messo in atto una strategia che gli ha permesso di mettersi in tasca almeno 30mila euro. Si presentato in diversi sportelli postali della provincia riuscendone a prelevare altri 25mila. Il tutto nel corso della stessa giornata. La mattina successiva, marted 8 giugno, le Poste Italiane, insospettite da alcune operazioni anomale, hanno sollecitato le filiali ad interromperle e a convocare i clienti interessati. Vittime della truffa erano due fondani titolari di un conto corrente presso quellistituto, ai quali lo sconosciuto aveva clonato il libretto di assegni. In sostanza sui loro assegni risultava lo stesso numero identificativo che era impresso su quelli usati dal truffatore. Ma la firma, seppure simile, era evidentemente falsa. I due correntisti inoltre, hanno dimostrato che quegli assegni non erano mai stati da loro utilizzati, n staccati dal libretto originale rilasciato da Poste Italiane.
Il giorno successivo i due derubati, assistiti dallavvocato Arcangelo Peppe, hanno presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri. Venerd scorso i militari si sono recati presso lufficio postale, hanno sequestrato il filmato delle telecamere a circuito chiuso e la documentazione relativa al conto corrente del truffatore che attualmente ricercato.
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a cura di I. Chinappi - Il Territorio
pubblicato il 15/06/2010 Ore 15:32