Secondo una prima ricostruzione le fiamme sarebbero divampate intorno alle 9:30 e sarebbero state domate solo a notte inoltrata.
Lo spaventoso scenario ha reso molto difficili le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco di Terracina e Gaeta e dei Falchi di Pronto Intervento di Fondi che alle 3 erano ancora in piena emergenza.
Tre autopompe e altri tre mezzi dei volontari coordinati da Mario Marino sembravano non bastare ad arginare l'incendio.
Le fiamme sarebbero partite dall'esterno, forse un corto circuito o una fuga di gas ma non si esclude l'origine dolosa dell'episodio.
Sul fatto stanno indagando i carabinieri di Monte San Biagio coordinati dal maresciallo Michelangelo Nanìa che, sulla base di quanto rilevato questa mattina dalla scientifica, elaboreranno le prime ipotesi. Per capire l'origine del rogo è stato fondamentale anche il parere tecnico dei vigili del fuoco che, dopo aver lavorato incessantemente durante la notte, sono tornati sul posto in mattinata per concludere le operazioni di spegnimento ed individuare altri dettagli importanti.
I proprietari del locale sarebbero in Olanda da due anni e avevano intenzione di ristrutturare il locale.
La struttura è praticamente ridotta ad un cumulo di cenere e le fiamme sembrerebbero non aver risparmiato proprio nulla.