Come ricorderemo il 36enne era stato tratto di nuovo in arresto presso il carcere di Latina, lo scorso 8 maggio. La nuova disposizione era stata operata dai militari della compagnia di Fondi della Guardia di Finanza su disposizione del Giudice Iansiti, su richiesta del Pm Marco Giancristofaro, l'accusa sempre la stessa: usura.
L'uomo fu arrestato per la prima volta nell'aprile del 2009, a suo carico era stato aperto un procedimento rispetto a quattro casi di prestiti con tassi usurai. Le indagini delle fiamme gialle di Fondi, guidate dal tenente Antonino Costa proseguirono, i militari fecero il riscontro dei rapporti finanziari intercorsi tra il 36enne e le persone offese, da cui era emersa l'inclinazione del panettiere ad attività usuraie. Fatti evidenziati non solo dalla documentazione acquisita dai finanzieri, ma anche dalle dichiarazioni rese dalle persone offese. Altre dieci le vittime accertate che avevano portato al nuovo arresto. Ma con la sentenza di martedì, si chiudono le indagini preliminari.