Censimento delle specie e analisi molecolare e pomologica dei frutti presenti nellarea Aurunca.E' questa l'iniziativa promossa dall'Ente Parco che, per evitare lestinzione delle piante da frutto autoctono dei comuni dell'area protetta, ha incaricato il Dipartimento di produzione Vegetale dellUniversit degli Studi della Tuscia di Viterbo di avviare una indagine di ricerca, finalizzata a stimare la qualit dei frutti ed effettuare le analisi agronomiche (propagazione per talea) delle specie di melo, pero, vite e ciliegio.
Lintervento volto a recuperare e salvaguardare i frutti dei 10 comuni del Parco tra cui Campodimele, Lenola, Fondi e Itri.
Si tratta di un patrimonio genetico di alta valenza qualitativa spiega il presidente Giovanni Ialongo - per il quale lEnte ha predisposto iniziative e progetti per conservarlo, riprodurlo e promuoverlo, nel tempo, oltre i confini laziali. Sin dal mio insediamento, insieme al Consiglio direttivo di questo Ente, abbiamo condiviso la necessit di valorizzare il patrimonio produttivo, naturalistico e culturale soprattutto di quei paesi che sono rimasti a margine dei grandi circuiti turistici.
Per quanto riguarda le piante autoctone, la struttura di riferimento per la conservazione e la promozione sar, appunto, il Vivaio di Monticelli.
Articolo
a cura di La Redazione
pubblicato il 28/05/2010 Ore 13:45