l processo Damasco 2 rallenta il passo. Ieri la procedura che avrebbe dovuto portare ai rinvii a giudizio per la sfilza di indagati tra cui i sedici arrestati nel luglio 2009, alcuni dei quali con laccusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, si inceppata.Davanti allincompatibilit dei giudici sollevata dallavvocato Giulio Mastrobattista (difensore di Aldo Trani e Carmelo Tripodo), appoggiato poi dai colleghi Oreste, Angelo Palmieri (per Alessio Ferri e Antonio Schiappa) e Porcelli. Un gran polverone che per si sarebbe risolto nel pomeriggio con la decisione del presidente dellufficio gip di Roma che ha confermato la nomina del gup Aldo Morgigni al posto di Sante Spinaci.
Una lunga giornata per gli indagati che attendevano di sapere se, al termine delle indagini, sarebbero stati rinviati a giudizio. In aula il giudice per le udienze preliminari Morgigni ha preso
il posto di Spinaci (anche lui definito incompatibile dalla difesa per aver gi presieduto un collegio penale contro Carmelo Tripodo).
Subito dopo per il pool di difensori ha presentato leccezione di incompatibilit che ha costretto Morgigni a studiarsi la documentazione relativa. Nelle due ore di camera di consiglio il magistrato ha valutato la sua posizione e concluso, infine, di astenersi rimettendo la decisione nelle mani del presidente dellufficio di competenza. A quel punto sembrava che il processo Damasco 2 fosse congelato. Ma nel pomeriggio il responsabile dellufficio gip e gup ha espresso la sua posizione.
Nessuna incompatibilit, malgrado le sentenze di Cassazione e gli atti presentati dai difensori, n per Spinaci, n per Morgigni (questultimo aveva disposto le intercettazioni in qualit di gip nel processo Nitra, in cui erano imputati Aldo Trani e Carmelo Tripodo).
Spinaci tuttavia sar sostituito poich nominato in Corte di Cassazione, mentre Morgigni che
subentra al suo posto svolger la funzione di gup in Damasco 2 e
decider tra una settimana i rinvii a giudizio. La vicenda per pare intricata. Perch ad avanzare dubbi sullincompatibilit era stato, oltre agli avvocati, lo stesso Morgigni. Daltro canto c pure il rischio che la vicenda giudiziaria si allunghi fino a far decadere le custodie cautelari per gli indagati. La macchina della giustizia non pu fermarsi. Soprattutto se ci sono in ballo due organizzazioni criminali facenti capo a Carmelo e Venanzio Tripodo, i quali gestivano da un lato gli affari nel Mof, dallaltro tentavano di accordarsi i favori dellamministrazione comunale. A tal proposito tra gli indagati compare anche lex assessore ai lavori pubblici Riccardo Izzi.
Ma ci sono, oltre ai Tripodo e a Trani, anche Franco e Pasqualino Peppe, Vincenzo Bianch, Antonio Schiappa, Alessio Ferri, Igor Catalano, Giuseppe Bracciale, Antonino DErrigo, Massimo Anastasio Di Fazio, Dario Leone, Pietro Munno, Gianfranco Mariorenzi, Tommasina Biondino, Gemma Peppe, Enza Petrillo, Tiziana Simonelli, Loredana Trani, Maria Laura Trani, Pasquale Valentino Forti, Deborah Ruggieri, Serafino Stamigni, Vincenzo Ialongo, Raffaele Vincenzo Boccia, Nazareno Puglia, Sisto Bianchi, Roberto DAgostino, Ennio Giovannoni, Massimiliano De Filippis, Luigi Griffo, Valentino Marrocco, Carmine Terracciano, Maria Gentile, Roberto Padula e Luciano Zizzo.
Articolo
a cura di Irene Chinappi - Il Territorio
pubblicato il 26/05/2010 Ore 13:17