Vecchi e nuovi, pi votati e...i pi indebitati. La prima seduta del Consiglio Regionale del Lazio ci offre tanti numeri ed altrettanti spunti di riflessione. 74 consiglieri regionali, di cui 11 donne, anche se Emma Bonino e Margherita Hack hanno rinunciato al seggio, dimettendosi prima della seduta dinsediamento del nuovo Consiglio. 42 consiglieri sono alla loro prima esperienza in Consiglio regionale, 23 alla seconda, 7 alla terza. Giulia Rodano, al quarto mandato e Rodolfo Gigli, 74 anni al sesto, possono essere considerati i decani di questa nona legislatura.
Let media dei consiglieri di 49 anni. Nel listino Polverini sono stati eletti la pi giovane, Chiara Colosimo, 24 anni a giugno, e il pi anziano, Rodolfo Gigli, 74 anni, gi presidente della Giunta dal 1990 al 1992 e del Consiglio regionale nel biennio 1994-1995.
Pi della met dei neo consiglieri nata nella provincia di Roma. Segue quella di Frosinone, in cui sono nati otto consiglieri, di cui tre originari di Cassino. Latina ne ha sette, Rieti quattro e Viterbo tre.
Il consigliere che ha raccolto il maggior numero di preferenze il senatore Claudio Fazzone (Pdl), con oltre 28.800 voti, gi presidente del Consiglio regionale durante la VII legislatura. E invece Bruno Astorre (Pd), presidente uscente del Consiglio regionale, il candidato della minoranza pi votato, con pi di 22.300 preferenze.
Ed ora il debito spiegato dalla governatrice Polverini: "La riduzione delle collaborazioni regionali sar il primo tassello della riorganizzazione che immagino consentir un risparmio complessivo a regime di circa 4 milioni per le casse regionali.
"Il disavanzo, cioe' le risorse necessarie per far fronte agli impegni assunti sino ad oggi spiega la Polverini - e' triplicato rispetto al 2005; esso assume dimensioni quattro volte maggiori a quelle del 2005 e comunque superiore di quasi il 50% in piu' rispetto a quello dichiarato al momento del passaggio delle consegne". Soltanto la sanita' costa, per oneri finanziari, 300.000 euro al giorno". "A titolo indicativo i debiti bancari della Regione Lazio costituiscono l'88% delle entrate correnti contro un rapporto del 5 % della Lombardia.
"A fronte di una spesa particolarmente onerosa - precisa la Polverini - i cittadini dovrebbero avere un servizio eccellente per la qualit ed efficiente per i tempi di attesa ma questo fino ad oggi non accaduto. fondamentale la programmazione e conoscere i bisogni. Si possono attaccare gli sprechi per non intaccare i servizi, anzi, per migliorarli. Si pu arrivare all'integrazione tra il pubblico e il privato.
Articolo
a cura di S. di Biasio
pubblicato il 13/05/2010 Ore 13:42