Finalmente i bar e ristoranti saranno liberi. Nel senso che i comuni non potranno pi fissare parametri numerici in base a cui determinare quanti bar e ristoranti possono essere aperti sul territorio.Gli unici limiti possibili riguarderanno le caratteristiche della struttura. Ad esempio,per aprire un locale in centro bisogner disporre di un buon numero di metri quadrati per i parcheggi.
Questa solo una delle tante novit contenute nella circolare emessa il 6 maggio scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico per spiegare a tutti gli Enti Locali (Regioni, Comuni, Camere di Commercio e Associazioni imprenditoriali) le innovazioni introdotte dal Decreto Legislativo 59/2010, che recepisce in Italia la direttiva europea Bolkestein sui servizi. Nel caso di apertura di una nuova attivit per la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, la disciplina del decreto conferma la necessit del provvedimento di autorizzazione da parte del Comune competente per territorio.
Tale provvedimento soggetto a silenzio assenso per effetto dell'art. 20 della legge n. 241/90 e del Decreto del Presidente della Repubblica n. 407/94. Inoltre, l'autorizzazione per l'attivit in discorso mantiene la natura di licenza di polizia ai fini dell'art.86 del Tulps. Infine nel caso di trasferimento di sede di un esercizio di somministrazione, l'operatore tenuto alla dichiarazione di inizio dell'attivit e poi all'invio della comunicazione contestualmente all'avvio.
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a cura di M. Antonelli
pubblicato il 12/05/2010 Ore 14:12