Un altro affondo alla malavita organizzata: tra le famiglie criminali sgominate ci sono i DAlterio di Fondi.74 ordinanze e 69 arresti il bilancio delloperazione condotta dalla DIA di Roma, dagli uomini della squadra mobile di Caserta e dalla procura distrettuale antimafia di Napoli.
Lorganizzazione criminale imponeva il monopolio dei trasporti su gomma ai commercianti e agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il centro sud con la conseguente lievitazione dei prezzi della frutta. Ma le indagini parlano anche di traffico illegale di droga e di armi.
La maggior parte degli arresti sono stati effettuati nel campano e riguardano le famiglie Mallardo di Giugliano, Licciardi di Secondigliano e alcuni boss dei Casalesi. Altri fermi interessano tuttavia anche dei nuclei mafiosi siciliani ed in particolare di Catania ovvero la famiglia Santapaola-Ercolano.
Sembrerebbe che i capi delle organizzazioni camorriste e mafiose si riunissero in un'azienda di trasporti del Casertano per decidere le strategie e le alleanze.
Riferimento fondano era proprio la famiglia DAlterio composta da Giuseppe (il padre), Melissa, Luigi e Armando. I primi 3 sono stati arrestati nella notte, fuori citt invece Armando che stato per subito intercettato.
Dopo gli arresti si passato alle perquisizioni presso le due societ fondane, Lazialfrigo e Paganese e presso le varie abitazioni possedute dalla famiglia. Ora tutto stato posto sotto sequestro e i tre, fermi al commissariato per tutta la mattinata, sono stati spostati al carcere di Latina.
Come gli altri affiliati del clan, sembrerebbe che anche i D'Alterio, oltre ai consueti carichi di frutta e verdura, trasportassero droga e armi. L'indagine, avviata nel 2006, ha fatto emergere che una parte del Mof era in mano alla famiglia Schiavone del clan dei Casalesi, che hanno messo in atto un vero e proprio monopolio sull'autotrasporto.
Il traffico complessivo era comunque vastissimo, nel corso delle indagini sono stati sequestrati veri e propri arsenali di armi provenienti dalla Bosnia. Sono tuttora in corso perquisizioni e sequestri a carico di societ e aziende contigue al cartello mafioso, operanti nei maggiori mercati ortofrutticoli della Campania, Lazio e Sicilia.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 10/05/2010 Ore 13:42