E uno degli atleti pi apprezzati e conosciuti a Fondi; un ragazzo con un arma in meno ma una marcia in pi; un vero campione nella categoria paralimpica non vedenti di judo che, gara dopo gara, colleziona medaglie e successi.Stiamo parlando di Mirko Mingione, classe 1990, un atleta brillante, praticamente una stella del judo fondano ed internazionale.
La nostra redattrice Antonella Latilla ha avuto il piacere di incontrarlo nel bellissimo giardino di Villa Cantarano, ecco quanto emerso:
Mirko, da dove nasce la tua passione per il judo?
La mia passione per il judo nasce per gioco, nasce per il desiderio di voler intraprendere uno sport. E tra i tanti in circolazione sono rimasto affascinato da questa disciplina che ho intrapreso ormai pi di dieci anni fa. Una passione, come dicevo, nata per gioco ma che poi diventata sempre pi grande e come ogni amore che si rispetti cresciuta, si evoluta portandomi alla vetta della nazionale. Sono infatti tre anni, ormai, che faccio parte della Nazionale CIP,Comitato Paraolimpico di Judo, comitato che mi permette di affrontare gare a livello internazionale.
Ormai, quindi, sei un atleta a livello nazionale; puoi raccontarci delle tue ultime vittorie?
Sono quattro anni che detengo il titolo nazionale di judo e la scorsa estate ho fatto la mia prima trasferta in Ungheria in qualit di juniores, classificandomi quinto. Qualche mese fa, invece, sono passato alla categoria senior (avendo compiuto 19 anni) e con lausilio del mio team ho raggiunto dei punti importanti per poter accedere alle olimpiadi.
Sei unatleta dalle molte medaglie, ogni volta che ne vinci una cosa provi?
Beh, sicuramente unemozione fortissima. Quando si vince una medaglia, soprattutto a livello nazionale, si ha sulle spalle un colore, il colore della patria; una responsabilit enorme quindi, ma allo stesso tempo gratificante. E sentire linno italiano mentre vieni premiato davvero il massimo, una grossa soddisfazione!
C qualcuno che vorresti ringraziare perch ti ha supportato in questa carriera?
Sicuramente il mio maestro di judo Elio Paparello. E stato il primo a credere in me, nelle mie capacit e a permettere quindi di poterle sviluppare e migliorare. E poi tutta la mia famiglia che da sempre mi sostiene in tutto quello che faccio.
Quali saranno adesso i tuoi prossimi obiettivi?
Quelli pi imminenti riguardano gli Italiani a Ravenna il 22 e 23 maggio mentre a novembre voler in Finlandia per la definitiva qualifica. Per febbraio 2011 mi aspetta la Turchia per i giochi mondiali e poi, ovviamente, il sogno pi grande restano le Olimpiadi di Londra 2012 alle quali spero di poter partecipare.
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a cura di A. Latilla
pubblicato il 21/04/2010 Ore 15:34