“L’attuale spazio – spiega Spirito – fu concessa come sede provvisoria dal Commissario prefettizio Di Caprio, che prese in carico a livello comunale l’affitto dei locali e le utenze necessarie. Da allora il nostro centro – prosegue amareggiato Spirito – ha ottenuto dalle altre amministrazioni solo promesse e noncuranza divenendo oggetto di interesse soltanto in campagna elettorale”.
Le ubicazioni promesse erano state moltissime: dall’edificio abbandonato in zona 167 all’ex carcere ristrutturato arrivando alla vecchia sede dell’ONMI attigua a Palazzo San Francesco.
“Sta di fatto – continua Spirito – che allo stato attuale siamo più di 900 e questo locale ci sta sempre più stretto”.
Lo stesso racconta anche di attività ricreative sospese per mancanza di fondi e riprese grazie alla sensibilità di qualche cittadino generoso e dell’importanza dei centri sociali in base ai nobili principi di concordia, civiltà e democrazia.
Ed è in nome di tali principi che Spirito rivolge a De Meo il suo appello a nome suo di tutti gli anziani del centro Purificato chiedendo un locale idoneo da adibire a nuova sede. “La nostra richiesta – specifica per concludere Spirito – ricade sui locali attigui a Palazzo San Francesco, già sede dell’ONMI e in tempi più recenti del settore urbanistica del Comune”.