Si torna a parlare dell'operazione Arcobaleno le cui indagini sarebbero partite dagli investimenti nell'edilizia.Pian piano viene infatti ricostruito il giro d'affari dei fratelli Dell'Aquila, i due boss del clan Mallardo, che avevano acquistato terreni, appartamenti e fabbricati nel sud pontino, in particolare in zona mare.
Un particolare non trascurabile dal momento che, secondo le prime indagini, il clan avrebbe tentato di avviare speculazioni lungo la fascia litoranea proponendosi di modificare l'uso dei terreni agricoli.
Il progetto, con ogni probabilit, era quello di fare eventuali pressioni politiche.
Le societ coinvolte nelle indagini della Dda di Napoli sarebbero pi di trenta, quasi tutte sembrano essere riconducibili ai fratelli Dell'Aquila.
Lo scorso marted, poco dopo il blitz, gli agenti del Tenente Costa hanno sequestrate in particolare una sorta di succursale delle due agenzie che si trovava a Fondi in via Marzabotto.
I finanzieri hanno requisito tutta la documentazione e ascoltato l'unico dipendente dell'attivit come persona informata sui fatti: una segretaria che per non ha voluto lasciare dichiarazioni utili ai fini delle indagini.
L'agenzia fondana, probabilmente, serviva a monitorare il territorio e a valutare le possibili speculazioni da compiere.
Attualmente a Fondi i sequestri riguardano oltre al Cantiere di via Madonne delle Grazie, 6 conti bancari e due terreni agricoli.
Altri particolari li aggiunge il Vice Questore Massimo Mazio il quale fa sapere che sul posto del sequestro sono emerse anche moltissime altre irregolarit legate alle basilari norme di sicurezza.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 25/03/2010 Ore 12:55