Cordoglio e commozione, ma anche una meno prevedibile decisa richiesta di verit, in occasione delle esequie del Capitano Fedele Conti, il comandante della Compagnia Guardia di Finanza di Fondi, uccisosi con un colpo di pistola alla tempia, nella notte tra marted e mercoled scorsi, proprio allinterno del suo alloggio della caserma delle Fiamme Gialle di via Terruto.Alla cerimonia funebre, svoltasi sabato pomeriggio nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Pastena, comune di nascita dellufficiale, hanno preso parte centinaia di persone.
Non solo parenti ed amici ma anche semplici cittadini che hanno voluto testimoniare vicinanza allanziana madre e alla sorella del defunto.
Oltre al sindaco di Pastena Renato De Angelis, presenti numerosi altri rappresentati politici ed istituzionali.
Non sono mancati naturalmente i superiori e i colleghi del capitano, a cominciare dal comandante regionale della Guardia di Finanza, Generale Caprino, e dal comandante delle fiamme gialle di Latina, colonnello Verdolotti.
Proprio questultimo voluto intervenire durante la cerimonia affermando di essere stato e di restare non solo un superiore ma anche un amico del capitano ciociaro.
Il parroco Padre Costantino ha evidenziato, fra laltro, lo smarrimento provocato in tutti dallimprovvisa e imprevedibile scomparsa dellufficiale, definito il fratello che fuggito da questo mondo che non d diritto di cittadinanza a chi diverso, a chi osa porsi dei dubbi.
Ma oltre che dalla toccante omelia; dalle strazianti scene di dolore da parte dei familiari e degli amici pi cari; e dallaustero picchetto donore dei colleghi, le esequie del capitano Conti sono state accompagnate, come detto, anche dalla reiterata richiesta di accertamenti, con lobiettivo di fare piena luce su una tragedia che soprattutto i suoi cari non riescono a spiegare solo con unipotetica depressione.
La famiglia Conti ha infatti incaricato lavvocato Piero Frattarelli di seguire lo sviluppo delle indagini sullepisodio.
Senza molti giri di parole il legale ha, fra laltro, affermato che ci sono buoni elementi da presentare alla procura della repubblica di Latina affinch si avvii quanto prima unindagine conoscitiva. Soprattutto per fare luce sulle ultime attivit lavorative del capitano, divise tra lincarico lasciato a Roma presso la polizia valutaria e quello avviato a met agosto presso la Compagnia di Fondi.
Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti c naturalmente anche il biglietto di poche righe, trovato nelle vicinanze della salma dellufficiale, sul quale poco prima di uccidersi il capitano avrebbe scritto di non poter pi decidere in modo autonomo.
Anche se per ora resta solo una supposizione, non si pu escludere, insomma, lapertura di un fascicolo, quantomeno a carico di ignoti, in cui si ipotizzerebbe il reato di istigazione al suicidio o, addirittura, di morte in conseguenza di altro delitto.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 02/10/2006 Ore 14:38