Alto l'allarme bracconaggio, aumentano i controlli nei canali, infatti questo un buon periodo per i pescatori di frodo che passano al setaccio le acque interne alla ricerca di chiechette di anguille, per rivenderle sul mercato come esche anche a 300 euro al chilo.Le guardie dell'Ekoclub coordinate dal presidente nazionale Giuseppe Della Corte, hanno effettuato nei giorni scorsi dei controlli nel territorio compreso tra Terracina, Fondi e Sperlonga con particolare attenzione alla foce di Sant'Anastasia e al Lago San Puoto. Intenso i controlli sui pescatori, nei permessi e pagamenti. Un buon risultato avuto dalla buona osservanza da parte dei pescatori ma anche dai numerosi controlli effettuati dalle guardie ambientali. A lavoro c'erano due squadre composte da: Luigina Rizzi, Simona Di Fusco, Giovanna Della Corte e Jonatan Pestillo. I primi a denunciare la cattura senza regole erano stati gli stessi pescatori del Lago di Fondi, che erano arrivati a fare degli appostamenti per contrastare il bracconaggio. Azioni quelle dei bracconieri che rischiano di danneggiare l'ecosistema delle acqua interne, laghi e canali che in parte rientrano anche nelle aree protette.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 13/01/2010 Ore 13:02