L'ardua decisione arriva dopo la scelta della Bonino di mettersi in gioco per la Presidenza del Lazio, un fatto che ha allontanato maggiormente il partito di Casini.
“Se la scelta che abbiamo di fronte – ha dichiarato quest'ultimo a chiare note al tg2 – è tra la Polverini e la Bonino, noi e il nostro elettorato siamo per la Polverini, della quale abbiamo condiviso le sia le posizioni sindacali che il quoziente familiare”. Un colpo basso per il Pd che ancora fatica a trovare un degno successore di Piero Marrazzo e che senza quell' 8% dell'Udc vede allontanarsi la possibilità di tenere contro il compattissimo Pdl. A dire il vero la possibile candidatura della Bonino non piace nemmeno al consigliere regionale del Pd Claudio Moscardelli secondo il quale tale scelta sarebbe incoerente e non terrebbe in nessun modo conto della specificità del Lazio. Ad ogni modo è in programma per oggi una riunione della segreteria del Lazio dalla quale potrebbe uscire il nome del candidato definitivo e non è ancora del tutto esclusa, in extremis, l'ipotesi di Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.
Intanto nel versante opposto ha le idee chiare Renata Polverini che ha scelto il giorno dell'Epifania per dare il via al suo tour elettorale e che ha deciso di schierare nel comitato elettorale il senatore fondano Claudio Fazzone, coordinatore del Pdl della Provincia di Latina.
Un colpo basso questa volta per il sindaco di Latina Zaccheo che sperava di avere una maggiore influenza nei confronti di una candidata voluta più da Fini che dagli azzurri.