Una gara d'appalto mai fatta, un bando europeo aggirato e preoccupanti spettri sulle ditte incaricate di abbattere l'ecomostro.
Sono molti i punti interrogativi che aleggiano intorno all'Isola dei Ciurli ai quali i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina, alias antimafia, vogliono dare una risposta.
Proprio con l'obiettivo di acquisire i documenti relativi all'affidamento dei lavori, ieri mattina i militari incaricati si sono quindi recati presso il Comune di Fondi.
Il fatto ha aperto un nuovo filone di indagine che andrebbe a sommarsi a quelli che nei giorni scorsi avrebbero riguardato la costruzione del municipio ma anche del teatro e degli alloggi pubblici in via di restauro.
Le principali incognite graverebbero sulle tre societ incaricate di abbattere le costruzioni abusive che, giovandosi di soldi regionali, 750mila euro per l'esattezza, sarebbero state selezionate dagli uffici comunali. L'assegnazione per, sarebbe avvenuta, e qui sta il nocciolo della questione, senza una vera gara d'appalto e affidando il compito a tre aziende di fiducia laddove una cos cospicua somma di fondi regionali avrebbe necessitato addirittura di un bando europeo. Ma non solo. Delle tre ditte sembrerebbe che solo una fosse effettivamente idonea, le altre due sarebbero state dei prestanome del clan Tripodo-Trani e per giunta prive dei mezzi necessari per portare a termine i lavori. Una tesi quest'ultima avvallata dal fatto che in effetti i lavori cominciarono in ritardo e non furono portati a termine. A scusare l'allora presente amministrazione comunale c' la frammentazione del capitale regionale in 3 tranche: la frammentazione della somma avrebbe in sostanza reso leciti gli affidamenti singoli.
Che di fatto ci fossero state delle irregolarit nell'affidamento dei lavori ormai noto dal 2007 quando il giudice per le indagini preliminari Cecilia Gemma aveva firmato l'ordinanza d'abbattimento e si era pronunciata con parole sconcertanti che suonavano pressappoco cos Il quadro che emerge quello di un'amministrazione comunale permeabile all'interesse di pochi, che sposa quale interesse pubblico il favore verso singoli cittadini che ha consentito a Carmelo Tripodo e Aldo Trani di essere beneficiari di un trattamento privilegiato in spregio ad ogni regola di buon andamento della cosa pubblica. Ironia della sorte, son trascorsi esattamente 2 anni da quel lontano 19 dicembre 2007, giorno in cui la prima ruspa atterr il primo dei 21 villini abusivi. A distanza di 24 mesi la Dda di Roma va in comune per acquisire ed indagare e la giustizia continua a fare il suo corso.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 19/12/2009 Ore 16:31