 Sostegno alle aziende faunistiche e venatorie, da parte dellEnte, per verificare le patologie dei cinghiali e di altre specie selvatiche attraverso un Programma di controllo sanitario e di monitoraggio.
Sostegno alle aziende faunistiche e venatorie, da parte dellEnte, per verificare le patologie dei cinghiali e di altre specie selvatiche attraverso un Programma di controllo sanitario e di monitoraggio.Si occuper del programma un'equipe di veterinari che gi collabora con lEnte per le attivit riguardanti gli indennizzi provocati dalla fauna selvatica nei settori zootecnico e agricolo.
Non  si tratta di un nuovo intervento, bens della prosecuzione dello stesso, attraverso un ulteriore potenziamento delle attivit di ricerca e di controllo -ci spiega il direttore Giuseppe Marzano -  che sono finalizzate ad acquisire ulteriori dati che riguardano le razze, la loro presenza sul territorio, la morfologia e leventuale incidenza epidemiologica.  I veterinari convenzionati con il nostro Ente per acquisire ulteriori dati faranno i controlli sui capi abbattuti. Ci consentir di avere un data base dettagliato sulle specie selvatiche e sui cinghiali che abitano nellarea Parco. 
Ed il Programma sanitario potenziato dallEnte, attraverso lattivit dei tre veterinari, permetter di conoscere la reale distribuzione e leventuale prevalenza delle principali malattie infettive che interessano le specie selvatiche che sono presenti nel comprensorio protetto dei Monti Aurunci.  
Il servizio risponde ad una duplice esigenza; la prima a garantire un maggior controllo delle carni, la seconda a sostenere le attivit venatorie delle  aziende locali.
Altro aspetto importante - ha sottolineato ancora il direttore dellEnte Giuseppe Marzano -  lintesa raggiunta con gli operatori faunistici e venatori, in quanto il servizio ed i vari interventi di controllo verranno svolti in collaborazione con loro.
Lintervento vedr il coinvolgimento della provincia di Frosinone, di Latina, delle Aziende sanitarie locali, dellIstituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, dei 10 Comuni ricadenti nellArea protetta, delle Aziende faunistico venatorie e delle altre associazioni di categoria.
                              
                              
 Articolo 
								a cura di La Redazione
                                pubblicato il 01/12/2009 Ore 13:14