Una malattia che ha bisogno di cure, tante cure ingenti. Il calvario del fondano è cominciato con un ciclo di ricoveri presso una clinica lombarda di cui 12 finalizzati all'autotrapianto. Tante cure, tante spese che il fondano ha giustamente deciso di chiedere il rimborso all'Asl di Latina, secondo la legge regionale.
L'azienda sanitaria pontina non si è però minimamente interessata alla vicenda e si è difesa con un'interpretazione normativa di parte. Solo dopo un decreto ingiuntivo del Tribunale di Latina, una diffida e l'intervento dell'avvocatura della stessa Azienda sanitaria, il 49enne è stato risarcito di 9 mila euro più spese accessorie e interessi.
Ma tutto ciò non bastava dato che, in contemporanea con il processo, il ciclo di cure è proseguito. La Asl quindi dovrebbe fornire un nuovo rimborso, ma sembra non interessata ancora una volta.
Il legale del fondano, l'avvocato Palazzo sta procedendo quindi come per la prima volta con un decreto ingiuntivo, anche se, come lui stesso ha dichiarato ''rimane sconcertante il fatto che il direttore sanitario e quello amministrativo pensino di rimettere in sesto i conti dell'Asl non riconoscendo quanto la legge prevede per i malati gravi''.