Non c alcun motivo per ipotizzare un ridimensionamento dellospedale di Fondi, che anzi sar gradualmente potenziato attraverso listituzione di nuovi servizi, la dotazione di nuovi strumenti diagnostici e ladeguamento del personale medico e paramedico.Queste, in estrema sintesi, le rassicurazioni fornite dal manager dellAzienda Sanitaria di Latina Ernesto Petti nel corso del consiglio comunale straordinario svoltosi ieri sera, luned 25 settembre, presso il Castello Baronale.
La riunione - la cui convocazione era stata proposta a fine agosto dal gruppo consiliare dellUlivo proprio per fugare il maggior numero possibile di dubbi rispetto al futuro del nosocomio fondano - servita a chiarire il contenuto del piano triennale di riordino dei servizi assistenziali provinciali.
Il direttore generale della ASL pontina ha prima ascoltato gli interventi dei vari esponenti politici, tra cui ovviamente il sindaco Luigi Parisella che ha sottolineato, in particolare, la necessit di confermare la piena funzionalit sia del pronto soccorso che del reparto di chirurgia, soprattutto per affrontare le emergenze.
Poi ha fornito dettagliate informazioni relativamente al futuro immaginato dallazienda per lospedale di via San magno.
Nel sottolineare per lennesima volta che ogni attribuzione di reparti e servizi deve essere assolutamente valutata alla luce di uninevitabile integrazione con il vicino nosocomio di Terracina, con lobiettivo di arrivare quanto prima alla maggiore autonomia possibile del cosiddetto distretto sanitario di centro, il dottor Petti ha assicurato, tra le altre cose, che la terapia intensiva post-operatoria non sar trasferita e che il reparto di chirurgia, oltre a continuare a svolgere interventi ordinari, sar attrezzato anche per operazioni eseguibili entro la giornata (la cosiddetta day-surgery) e per interventi ambulatoriali.
Per quanto riguarda il pronto soccorso stato annunciato listituzione di una struttura complessa autonoma per il presidio centro con la conseguente nomina di un primario competente su Fondi e Terracina ed il contestuale potenziamento del personale.
Confermato inoltre limminente arrivo di una TAC a gestione pubblica funzionante 24 ore su 24, e lormai prossima ristrutturazione dellex clinica Accorinti che ospiter un ambulatorio polispecialistico.
Ribadita, poi, lintenzione di realizzare un centro di riferimento regionale per il risveglio e lassistenza intensiva a pazienti con gravi lesioni cerebrali.
Assicurata anche la massima attenzione per una modifica delle modalit di funzionamento del CUP, il centro unico di prenotazione che gestisce laccesso alle visite specialistiche.
Si tratta, ovviamente, solo di alcuni dei punti toccati dal manager ASL nel corso del suo intervento, durato pi di mezzora e aperto con una spiegazione dei criteri generali di gestione dellazienda sanitaria, alle prese con un eccessiva migrazione fuori-provincia e con una spesa farmaceutica tuttaltro che appropriata che ogni anno costano complessivamente centotrenta milioni di euro.
Rassicurazioni che non hanno per pienamente convinto lassemblea cittadina.
Al termine, il consiglio comunale ha infatti votato allunanimit dei presenti (escluso il consigliere di Alleanza Fondana Antonio Forte, che ha espresso voto contrario e che ha apertamente parlato di un preciso piano politico, ormai inarrestabile, finalizzato a punire Fondi) un ordine del giorno in cui si reclamano precise modifiche al piano di riordino assistenziale.
Col documento si chiede che il reparto di chirurgia svolga, oltre allattivit ordinaria, anche e soprattutto attivit di emergenza; che lattuale terapia intensiva post-operatoria venga trasformata in centro di rianimazione; che venga assicurata lassistenza in emergenza-urgenza per 24 ore, con la presenza di un medico in guardia attiva, in anestesia e rianimazione, in medicina, in chirurgia, in pediatria e in ostetricia-ginecologia; che il servizio di radiologia, la futura TAC e il laboratorio Analisi cliniche siano attivi e funzionanti nellarco delle 24 ore giornaliere con presenza sia di un medico che di un tecnico.
Quante e quali di queste richieste verranno accolte saranno le prossime settimane a dirlo.
Entro breve il piano di riordino sar infatti sottoposto allapprovazione della conferenza provinciale dei sindaci.
Poi sar trasmesso alla Regione per le determinazioni conclusive.
Ma sar la redazione del successivo atto aziendale il vero momento della verit.
Il piano di riordino costituisce infatti una sorta di progetto di massima, mentre latto aziendale paragonabile ad un progetto esecutivo in base al quale si stabilisce la dotazione di reparti, attrezzature e personale per i vari presdi territoriali.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 26/09/2006 Ore 14:30