Dubbi di legittimit sulla nomina del rappresentante del Comune di Fondi nel consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica del Sud-Pontino. Non sarebbero stati rispettati, infatti, i termini previsti dalla normativa in materia.A sollevare la questione il consigliere comunale dellUlivo Paolo Giardino secondo cui il Comune di Fondi, nella sua qualit di ente capofila degli altri comuni facenti parte del Consorzio, non avrebbe rispettato il termine massimo di 90 giorni a decorrere dal momento dellarrivo della relativa richiesta da parte dellamministrazione consortile per procedere alla nomina del rappresentante degli enti locali in seno allorgano esecutivo dellente pubblico economico di viale Piemonte.
Lelezione del consigliere di Forza Italia Antonio Ciccarelli, avvenuta nel corso del consiglio comunale del 14 settembre scorso, rischia dunque di essere praticamente annullata.
La nomina ha spiegato senza metafore il consigliere Giardino, che fra laltro da anni funzionario proprio del Consorzio e dunque ne conosce bene i regolamenti formalmente illegittima e dunque salter per vizio di forma.
Questo comporter lesclusione del rappresentante dei Comuni dal consiglio di amministrazione del consorzio di Bonifica con le conseguenti prevedibili accuse, quantomeno di superficialit, nei confronti dellamministrazione comunale fondana.
Il CDA dellente consortile, pertanto, per ora dovrebbe restare composto esclusivamente dai dieci membri eletti dai consorziati aventi diritto al voto: i nove pi votati tra i proprietari di immobili agricoli, e quello che ottiene pi voti tra i proprietari di terreni extra-agricoli.
Attualmente il consiglio di amministrazione del consorzio di Bonifica del sud-pontino - che ha competenza su un territorio di sedici comuni compreso tra Terracina e Castelforte, e che ricadente parzialmente anche nella provincia di Frosinone guidato dal presidente Franco Persichino e dal suo vice Lino Conti.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 26/09/2006 Ore 12:08