A chiarire le cose ci ha subito pensato il diretto interessato che ha redatto e diffuso lo scorso venerdì una lettera aperta rivolta ai cittadini fondani. “Cari concittadini di Fondi – esordisce Cardinale nell’epistola, pubblico questa lettera aperta affinché si faccia chiarezza che io Franco Cardinale non mi presto allo sciacallaggio politico e strumentale che in questi giorni imperversa sulla stampa a seguito di alcune mie esternazioni tese a tutelare l’immagine e la dignità della popolazione fondana, composta da lavoratori e lavoratrici oneste, a cui io e la mia famiglia ci onoriamo di appartenere. L’amore per la mia città e per i suoi cittadini, che niente hanno a che fare con la mafia e le beghe politiche messe in campo ad arte, non può essere strumentalizzato. Tengo a precisare – prosegue Cardinale - che il mio rapporto con l’Onorevole Gianfranco Conte, basato sulla stima ed il rispetto, non è mutato. Io imprenditore ma soprattutto uno di voi, sono pronto a scendere in campo come candidato a Sindaco, con una lista civica in pieno accordo con tutte le altre forze politiche che mi vorranno sostenere e che dimostreranno con i fatti, e non con le parole, di difendere la mia città. Queste forze politiche dovranno condividere il progetto politico fondato su programmi tesi a rilanciare lo sviluppo socio-economico-culturale della città di Fondi”. Con Franco Cardinale compare quindi il primo nome sulla lista degli aspiranti sindaci fondani. Varie ipotesi si vociferano inoltre intorno a Giorgio Fiore, ex presidente del consiglio comunale che potrebbe correre autonomamente alla guida della sua lista civica “Progetto Fondi”. Lo stesso avrebbe comunque spiegato che prima di esporsi ufficialmente attenderà il programma e i movimenti del Pdl. E proprio da parte del Popolo della Libertà locale infine, nonostante le chiacchiere da quotidiano, dichiarano di essere in silenzio stampa riguardo ai papabili candidati e smentiscono la candidatura ufficiale di Salvatore De Meo, di Antonio Cardinale e dello stesso senatore Fazzone. Nella partita delle elezioni comunali, le carte sono quindi ancora tutte coperte.