Una delle tre auto dei malviventi è stata infatti fotografata da un autovelox situato sulla Flacca all’altezza di Sperlonga.
Grazie alla rilevazione dell’apparecchio gli agenti coordinati dal vice-questore Alessandro Tocco hanno dunque a disposizione la targa del veicolo.
Secondo quanto si è appreso, le indagini sono rivolte agli ambienti della malavita napoletana, in particolare ad una banda proveniente dal quartiere di Forcella.
Sin dal primo momento, d’altronde, era apparso abbastanza chiaro che gli autori del colpo - il cui bottino ammonterebbe a circa diecimila euro - fossero campani, visto che alcune persone residenti nella zona del furto erano riuscite ad ascoltare alcune frasi in dialetto pronunciate dai malviventi.
La stessa banda – composta da sei o sette persone – è inoltre considerata responsabile di un altro furto messo a segno la notte precedente in via del Porto a Terracina ai danni di un altro negozio di abbigliamento.
La tecnica utilizzata è stata la stessa: con una mazza ferrata hanno infranto la vetrina esterna dei due negozi portando via decine di capi firmati.
Anche in occasione del furto a Terracina era stato possibile risalire alla targa di una delle tre auto usate grazie alla segnalazione di un metronotte.
Dai successivi accertamenti era emerso che il veicolo era intestato ad un pregiudicato napoletano attualmente detenuto in carcere a Poggioreale.