Ho letto con sbigottimento e una certa dose di disgusto politico, le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dal segretario diessino di Fondi, Bruno Fiore, in merito allistituzione del Monumento Naturale del Lago di Fondi da parte della Regione Lazio.Il segretario dei Democratici di Sinistra offre al cronista e di conseguenza ai lettori una disamina dei fatti che nulla centra con la contestazione che il centro destra provinciale e fondano muove al Governatore regionale.
Fiore, accusando gratuitamente il sindaco della Citt di Fondi, Luigi Parisella, il Senatore di Fondi, Claudio Fazzone e il Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, propaganda, in buona sostanza, che le Fibrillazioni del centro destra dovute alla istituzione del parco sono essenzialmente riconducibili allo sfumato controllo del territorio per non meglio precisati e corposi interessi economici connessi allo sfruttamento dello stesso.
Ed ancora, afferma testualmente:Questi signori non hanno pi mano libera per i loro faraonici progetti di svendita del territorio.
Giudizi gravi sotto tutti i punti di vista, espressi senza il supporto di uno straccio di prova reale e, evidentemente, rilasciati sotto gli effluvi del furore ideologico acquisito illo tempore allinterno della parrocchietta di frattocchiana memoria.
Rispetto al problema sul tavolo della discussione la verit, invece, soltanto una ed quella che ancora una volta la sinistra centro che governa la Regione Lazio, con il suo bravo Governatore Piero Marrazzo, a parole professa la concertazione tra enti ed istituzioni, in pratica agisce in perfetta solitudine fregandosene di tutto e di tutti.
Sin dal primo momento avevamo lamentato la scarsa concertazione di una decisione, come affermava ancora qualche giorno fa il Presidente Cusani Calata dallalto che ha riflessi negativi su tutto il territorio provinciale, senza che siano stati interpellati i diretti interessati. Le istituzioni locali in primis.
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a cura di la Redazione
pubblicato il 23/08/2006 Ore 19:08