Si svolta ieri presso il Tribunale di Terracina e quindi davanti al giudice Antonio Perinelli la deposizione del perito della Procura riguardante l'esplosione, avvenuta nel luglio del 2006, di un negozio di abbigliamento e calzature situato nel pieno centro di Fondi, in Corso Appio Claudio.L'ingegnere nominato dalla Procura si occupato dei rilievi all'interno del negozio e ha confermato l'ipotesi del dolo sostenendo la massiccia presenza di idrocarburi all'interno dell'attivit.
Nel corso dell'udienza stata presentata anche una seconda perizia, questa volta fornita dall'avvocato Massimo Basile, la quale sostiene che non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile all'interno delle vetture degli imputati.
Infatti, al centro del processo, ci sono ben quattro persone accusate di incendio doloso, danneggiamenti, simulazione di reato e tentata frode assicurativa. Solo su uno dei quattro grava anche l'accusa di omicidio colposo in quanto nel tragico episodio di tre anni fa mor un 20enne per ustioni di terzo e quarto grado riportate su tutto il corpo.
I fatti contestati si riferiscono dunque all'esplosione dell'estate 2006 quando due giovani (uno di questi fu proprio il giovane che mor dopo giorni di agonia a causa delle forti ustioni) appiccarono il negozio sito nel centro cittadino, rimanendo essi stessi coinvolti. Appena le forze dell'ordine scoprirono che le persone coinvolte nell'incendio erano anche le stesse persone che lo avevano appiccato spargendo di benzina i pavimento e le pareti del negozio, fu semplice scoprire il movente ovvero, un tentativo di truffa alla compagnia che assicurava il negozio. Infatti, durante la prima udienza la suddetta compagnia d'assicurazione si era costituita parte civile nel processo; la prossima udienza ora prevista nei prossimi mesi.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 02/10/2009 Ore 12:33