''Solo per giustizia'': Fondi si mescola, ancora una volta, con la letteratura, la cultura e soprattutto la vita vissuta.
Il prossimo 30 luglio, presso il Chiostro di San Domenico alle ore 20,00 verr presentato il libro ''Solo per giustizia'' di Raffaele Cantone.LAssociazione di Volontariato La Formica e la Cooperativa Sociale Viandanza con la collaborazione del C.R.E.I.A. di Fondi e il patrocinio della regione Lazio, intendono proporre con quest'evento alla cittadinanza uno strumento culturale dallalto valore morale, la conoscenza cio dellesperienza di vita e di lavoro del dott. Cantone. Uno strumento importante con cui leggere il presente e i fatti che ci accadono intorno, attraverso il quale esperire una giustizia non lontana dalla vita della gente comune, non chiusa nelle aule di tribunale. Una giustizia che, rappresentata da uomini che la incarnano con la propria vita, si fa riconoscere come realmente al servizio della persona.
Solo per giustizia di Raffaele Cantone una lettura obbligatoria per chiunque voglia capire lo sconcertante potere delle mafie, ma anche apprezzare meglio limpegno dei molti uomini che, per senso di dovere e con grandi sacrifici, continuano a far funzionare nel nostro difficile paese lo stato di diritto.
Raffaele Cantone, nato a Napoli nel 1963, stato sostituto procuratore, dal 1999 al 2007 pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli; ha condotto le maggiori indagini contro la camorra napoletana riuscendo ad ottenere la condanna all'ergastolo dei pi importanti boss. Si occupato, tra l'altro, del clan dei Casalesi e delle infiltrazioni dei clan casertani allestero; le sue inchieste lo costringono da anni a vivere sotto scorta. Nelle tre ultime legislature stato consulente della Commissione parlamentare antimafia.
''Non sono uno scrittore - ha dichiarato il magistrato - questa una parentesi che non si ripeter, volevo solo che chi estraneo a questo mondo vedesse da dentro il lavoro dei magistrati''.
In un suo articolo su Repubblica Roberto Saviano, autore di Gomorra e suo amico, lo definisce un nemico giurato dei clan. E di lui aggiunge: ''Non lo muove nessuna idea di redimere il mondo, nessuna vocazione missionaria a voler estirpare il cancro della criminalit organizzata. Lo guidano invece la conoscenza del diritto, la volont di far bene il proprio lavoro, e anche il desiderio di capire un fenomeno vicino al quale era cresciuto''.
All'appuntamento fondano interverr, oltre ovviamente all'autore, anche il giornalista de La Repubblica Alberto Custodero.
Il racconto del giudice Cantone prende avvio dal suo ultimo giorno alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: ripercorrendo la sua esperienza, il magistrato mostra in che modo un bravo studente di giurisprudenza che voleva addirittura fare lavvocato sia finito per diventare il nemico numero uno dei boss di Mondragone e Casal di Principe. Un libro profondamente personale e di altissimo valore civile. Un racconto amaro intriso di realismo che merita di essere conosciuto ai pi. Un appuntamento quindi, quello del 30 luglio, assolutamente da non perdere.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 24/07/2009 Ore 13:31