All'indomani del macabro ritrovamento è subito intervenuto il servizio veterinario dell'Asl coordinato dal dottor Carrabs che ha prelevato dei campioni e sta valutando la situazione. Il fatto potrebbe provocare gravi conseguenze economiche in particolare per i pescatori operanti i tali zone. Ad analizzare il fenomeno è intervenuto Augusto Parisella per conto della cooperativa pescatori Golfo di Amyclae. Le casue di tale misfatto potrebbero essere due: un ennesimo caso di scarichi abusivi oppure pesci fuorisciuti dalle reti da pesca che, essendo rimasti feriti nella fuga, potrebbero essere conseguentemente morti. Entrambe le ipotesi sarebbero plausibili intanto Augusto Parisella dice di aver ricevuto da parte del comune promesse di collaborazione. “Fino a dieci anni fa lo specchio d'acqua era ossigenato da torrenti di acqua dolce provenienti dale montagne – spiega Augusto Parisella - ma poi è stato necessario far confluire questi corsi d'acqua altrove perché costituivano un rischio per lo straripamento nel periodo delle piogge. Ora l'ecosistema del lago è ancor più delicato per quanto riguarda l'ossigenzaione e deve essere maggiormente monitorato”.