Si terr domani sabato 27 giugno alle ore 18,00 presso l'antica chiesa di Sanctae Mariae a Sperlonga l'inaugurazione della mostra dello scultore Giuseppe Di Lelio con sculture di Claudio Ciotola e Cesare Ilario.Un omaggio al massimo scultore che la storia di Sperlonga abbia mai conosciuto. Giustifica cos la scelta di dedicare allo sperlongano Giuseppe Di Lelio l edizione 2009 della mostra darte, inserita nel Premio Grotta di Tiberio, il suo storico fondatore, Giacomo Di Raimo.
Giunto ormai alla sua undicesima edizione il Premio Grotta di Tiberio, che da sempre vanta la partecipazione di un grandi relatori, (tra cui Paolo Stella Richter che presiede dal 1998 la commissione scientifica, Licia Borrelli, Alfonso Malinconico e Agostino Ziino) e grandi artisti, si veste dunque questanno di un nuovo, particolare, significato, celebrando quellarte che emerge dal cuore della stessa terra che ospita la manifestazione. Trenta opere su carta di Giuseppe Di Lelio affiancate dalle sculture di Claudio Ciotola e Cesare Ilario saranno allestite allinterno del sito culturale - antica chiesa Sanctae Mariae a partire da questo sabato e fino al 7 settembre. Si tratta in un caso, quello dello sperlongano Giuseppe Di Lelio - scrive nella prefazione al catalogo della mostra Claudio Zambianchi, professore associato di Storia dellarte contemporanea alluniversit degli studi La Sapienza di Roma - di disegni, intesi per la pi parte come schizzi ai fini della esecuzione di opere scultoree; essi si congiungono idealmente con le sculture esposte nel 2000 alla Torre Truglia di Sperlonga, in una personale dellartista dove era originariamente prevista la presenza di un gruppo di disegni che dessero conto dellattivit progettuale dello scultore, unipotesi allora abbandonata per motivi di spazio. Agli studi su carta di Di Lelio (una trentina) - prosegue Zambianchi - si considerato opportuno unire nella presente esposizione alcune sculture di piccolo formato dei due giovani scultori, Cesare Ilario (con tre lavori), anchegli di Sperlonga, e Claudio Ciotola, romano (con quattro opere), affinch possano interagire nello stesso contesto opere di artisti abituati a pensare e operare nelle tre dimensioni. Il riferimento principale di Cesare Ilario (formatosi allAccademia di Belle Arti di Bologna) nuovamente la scultura di forme pure e levigate di Brancusi, mentre le ispirazioni maggiori del lavoro di Claudio Ciotola vanno ricercate negli scultori legati al cubismo: a differenza delle superfici smussate e modulate delle sculture di Ilario, quelle di Ciotola - termina lo studioso - si basano infatti su una marcata scansione dellimmagine per piani sintetici, che porta con s il ricordo delle opere in tre dimensioni di Alexander Archipenko, Pablo Picasso e Raymond Duchamp -Villon. Lappuntamento con il vernissage per domani sabato 27 Giugno alle 18 presso lantica chiesa del centro storico di Sperlonga. Si esibir per loccasione lArs Trio di Roma (Laura Pietrocini al pianoforte, Marco Fiorentini al violino e Michele Chiapperino al violoncello) con opere di Ludwig van Beethoven (trio per archi e pianoforte in si bemolle maggiore, op. 97 Larciduca) e Maurice Ravel (trio per archi e pianoforte). Levento patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attivit culturali e dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio.
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a cura di La Redazione
pubblicato il 26/06/2009 Ore 13:36